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domenica 1 giugno 2008

DIALOGO TRA DIFFERENZIO E BRUCIO (ovvero il sonno della ragione)

Dall’ultima volta che ho messo qualcosa sul blog, è accaduto di tutto. C’è chi punta sul nucleare, in Campania sono state arrestate 25 persone per problemi rifiuti (tra cui persone vicine a Bertolaso), qualcuno ha ventilato la costruzione di una centrale nucleare a Manduria o Nardò o Avetrana. Difficile stare dietro a tutto questo, almeno da parte mia, considerando anche gli impegni lavorativi ed extralavorativi che ho. Una cosa rimane invece sempre la stessa, immutabile come non mai: la volontà di costruire termovalorizzatori in Puglia da parte del centro-destra. Ma la cosa che mi colpisce è che sembra un dialogo con dei sordi. Ipotizziamo un dialogo tra due persone, che chiameremo Differenzio e Brucio. Brucio comincia dicendo: “Occorre costruire i termovalorizzatori per elminare i rifiuti e produrre energia”. Differenzio risponde:”Scusa, ma puoi spiegarmi perché non facciamo la raccolta differenziata porta a porta? Potremmo trattare i rifiuti, vendendo le materie come la plastica, il vetro etc. Si può creare lavoro per tanti” Incurante, Brucio risponde “Tra un poco la Puglia sarà come la Campania”. Differenzio, armato di pazienza, dice “Forse non mi hai sentito, sei troppo nervoso o preso da quello che succede a Napoli. Mi stai ascoltando?” “Sì”, risponde Brucio. “Allora, mi vuoi dire perché non vuoi fare la raccolta differenziata?”gli chiede Differenzio. Brucio risponde “Se non usiamo i termovalorizzatori, finiremo come la Campania”. “Non hai risposto alla mia domanda, però”, replica Differenzio. “Sei un oscurantista, vai contro la ragione e la scienza. Non vi sono pericoli per la salute”risponde Brucio. “Veramente pericoli ve ne sono. Ma lasciamo perdere, per ora. Dimmi perché non sei d’accordo”risponde Differenzio. “Ancora non vuoi considerare i termovalorizzatori? Oscurantista”replica Brucio. E lasciamo perdere il resto. Le risposte di Brucio vi sembrano logiche e imperniate sul dialogo? A me non pare. Sembrano invece di una persona chiusa a riccio sulle sue convinzioni. E’ il sonno della ragione, appunto. Alla stessa maniera si comportano alcuni politici regionali: parlano solo dei termovalorizzatori senza replicare a chi chiede la raccolta differenziata. Ignorano la domanda, come Brucio. Beh, allora anche per loro c’è il sonno della ragione.

Ho anche sentito, in questo mese, parlare vari scienziati pro e contro i termovalorizzatori. C’era chi diceva che non fanno male, chi invece diceva che sono dannosi. Io ho un’estrazione scientifica, che mi porta a verificare la bontà o meno di affermazioni. Ho notato che, oltre allo studio di un ricercatore del CNR sugli effetti delle nanopolveri sui turbogas, non avevo articoli pubblicati su riviste scientifiche autorevoli che trattavano l’argomento termovalorizzatori. Solo presentazioni a convegni. Ma un’obiezione che si potrebbe fare è che questi convegni sono fatti di proposiro per denigrare i termovalorizzatori e fare carriera a scapito di questa energia sicura (va da sé che non lo penso minimamente,ma contro il sonno della ragione si deve combattere prevedendo anche le più grosse corbellerie). E allora, ho cercato qualcosa su qualche rivista scientifica, magari piccolina e in qualche paese anglosassone, culla della ricerca scientifica attuale. E invece no. Ho trovato un articolo, risalente al 2004, pubblicato nientemeno che sugli Annali dell’Istituto Superiore della Sanità (rivista autorevolissima e certamente non di parte), che parla degli effetti sulla salute della esposizioni ad emissioni da inceneritore. Ecco l’indirizzo dove scaricarlo:

http://www.iss.it/binary/publ/cont/401101.1144756619.pdf

E’ in inglese, ma l’abstract è anche in Italiano. Leggetelo. Io non dico nulla. Non voglio influenzare nessuno. Di sicuro, è difficile che medici e scienziati non sapessero nulla di quest’articolo, a meno che non fossero disinformati. E quindi farebbero meglio a studiarsi la letteratura.

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